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La nuova frontiera del CLIL

  • mcenerini
  • 6 apr
  • Tempo di lettura: 4 min

Parte integrante del programma della Scuola secondaria di secondo grado già dal 2010, il “CLIL (Content and Language Integrated Learning) è un approccio metodologico rivolto all’apprendimento integrato di competenze linguistico-comunicative e disciplinari in lingua straniera”. Negli ultimi 15 anni, la metodologia CLIL è stata applicata ampiamente nelle scuole italiane, dapprima negli istituti tecnici e nei licei con tutte le difficoltà del caso (docenti non adeguati per metodologia, competenza linguistica o conoscenza dei contenuti) e poi con una diffusione, una preparazione e una serie di finanziamenti sempre più capillari. Oggigiorno alcune esperienze CLIL vengono fatte già nell’ambito della Scuola primaria e della Scuola secondaria di primo grado, mentre l'offerta di corsi di aggiornamento per i docenti è sempre più ampia e diversificata.


Realizzazione della piramide alimentare a partire da ritagli di appositi dépliant
Realizzazione della piramide alimentare a partire da ritagli di appositi dépliant

È in questo scenario che nel mese di febbraio mi sono aggiudicata un bando per l’insegnamento del CLIL in materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) presso le scuole medie di Canonica d’Adda e Pontirolo Nuovo, il tutto sotto la direzione dell'Istituto comprensivo "Jerome Bruner" di Fara Gera d’Adda (BG). In questo progetto sono stata affiancata da Marta Colleoni, che ha assicurato la sua presenza a Fara Gera d’Adda, e da Milena Conti, che in qualità di tutor ha supportato sia Marta che me. Uno degli aspetti più belli di questa esperienza è stato proprio scoprire la professionalità e l’umanità delle mie colleghe. Averle conosciute è stato un arricchimento e costituirà una delle ragioni per cui non mi tirerò indietro in caso di progetti simili in futuro: la possibilità, cioè, di conoscere persone di valore altrimenti difficili da incontrare.


Questo vale anche per i numerosi docenti e per gli alunni che ho avuto l’opportunità di conoscere in queste settimane, grazie ai quali ho avuto modo di cogliere pro e contro dell’insegnamento come pure pro e contro dell’apprendimento in una fascia d’età tanto delicata. E da genitore, oltreché da insegnante, è fondamentale constatare certe dinamiche, dal momento che studiare e insegnare in una secondaria di primo grado non è facile al giorno d'oggi. Un'esperienza analoga mi era capitata l'anno scorso nell'ambito del progetto scolastico "Europa in classe", quando ho affiancato i docenti di ruolo in qualità di esperta di lingua inglese in tre classi terze delle scuole medie di Gessate (MI) presso l'Istituto comprensivo "Alda Faipò".


Realizzazione di cartoni di latte, salsa, succo d'arancia e brodo di pollo a partire da una sagoma tratta da Twinkl.com e dalle informazioni nutrizionali standard per questo tipo di prodotti
Realizzazione di cartoni di latte, salsa, succo d'arancia e brodo di pollo a partire da una sagoma tratta da Twinkl.com e dalle informazioni nutrizionali standard per questo tipo di prodotti

Credo che la chiave stia nella conoscenza approfondita degli alunni e nell’adattamento di ogni lezione al tipo di apprendenti. In futuro sarebbe interessante poter analizzare tale aspetto - saper mettere cioè al centro dell’atto didattico lo studente e non l’insegnante o il programma -, elemento fondamentale della didattica ma di difficile attuazione pratica, sebbene il percorso CLIL da noi proposto sia stato piuttosto flessibile, prevedendo anche lezioni ad-hoc concordate con gli insegnanti di ruolo. Non posso poi che elogiare il comportamento e le capacità degli alunni che si sono distinti in questo percorso nonché la competenza e l’umanità dei loro insegnanti. Sono estremamente grata di averne potuto fare la conoscenza, imparando molto da entrambi. E quando ho vissuto momenti di frustrazione, ho tratto forse l’insegnamento più grande: mettersi sempre in discussione come persona e come insegnante, cercare di capire ogni singola situazione, correggere comportamenti inadeguati laddove necessario, motivare gli studenti attraverso diverse strategie e dare SEMPRE l’esempio.


Presentazione di alcuni cibi etnici a scelta con l'utilizzo degli strumenti grafici di Google o Canva.com
Presentazione di alcuni cibi etnici a scelta con l'utilizzo degli strumenti grafici di Google o Canva.com

Sviluppandosi su 5 microtemi, il progetto proposto da me e Marta spazia da digestione, apparato digerente e nutrienti per poi esplorare l'importanza di una dieta bilanciata e di una vita sana e terminare con una riflessione sul confezionamento e l'etichettatura dei prodotti alimentari, il fenomeno dell'over-packaging e tutte le conseguenze che esso può avere sull’ambiente. Le materie coinvolte sono state dunque scienze, tecnologia, educazione fisica, educazione civica e inglese, ma grazie alla flessibilità della programmazione non sono mancati cenni di storia, musica e francese. Al di là dei contenuti e dell'esperienza umana sopra descritti, elemento cardine nella progettazione degli incontri è stata la varietà di attività proposte e un approccio student-centered che prediligesse la collaborazione tra pari piuttosto che lezioni top-down, dove invece è l'insegnante a impartire nozioni e interpellare gli studenti. Ecco allora che brevi attività individuali si sono alternate a confronti a coppie o di gruppo, con esercizi di brainstorming, comprensione e produzione sia orale che scritta, ascolto e riassunto di brevi video, lavori di ricerca e presentazione (come nel caso di una lezione in aula informatica dedicata ai cibi etnici), piccole gare per incentivare il ripasso di contenuti e terminologia senza rinunciare all'aspetto ludico, quiz e cruciverba su Wordwall per rompere il ghiaccio, canzoni in lingua e veri e propri manufatti realizzati in gruppo.


Come ogni nuova esperienza, realizzare un progetto CLIL rappresentava un sogno nel cassetto ma anche una sfida. Certa che nulla sia perfetto e che tutto sia migliorabile, al termine di questo percorso mi sento di poter dire che la nuova frontiera del CLIL è stata superata. Ora che ne conosco meglio le dinamiche, solo il tempo, il confronto e l'esperienza potranno affinare le strategie e i contenuti messi in campo per offrire un servizio di qualità sempre maggiore, senza mai prescindere dall'approccio umanistico-affettivo a cui sono tanto affezionata.

 
 
 

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